Solitudine: come incide sulla nostra vita emotiva

Solitudine: come incide sulla nostra vita emotiva

La pandemia in corso sta cambiando il nostro mondo, troppo rapidamente e inaspettatamente. La seconda ondata, ci ha costretti nuovamente a rimettere tutto in discussione, a cambiare improvvisamente, e la nostra resilienza emotiva che già era stata messa a dura prova dalla prima ondata si è ritrovata di nuovo a sostenere un carico pesantissimo di malessere emotivo, e di conseguenza sentimentale.

Ci siamo ritrovati di nuovo a vivere una condizione di cambiamento, in un clima di incertezza per tutti. Abbiamo affrontato ulteriori mesi di confinamento, di chiusura di tutte le attività, l’interruzione dei viaggi e talvolta anche delle relazioni, ci siamo adattati a lavorare e studiare a casa, a distanza.

Tuttavia, non si possono trascurare le conseguenze emotive sulle persone: oppresse da tristezza, rabbia, angoscia e depressione.

Secondo gli esperti, gli esseri umani hanno due esigenze fondamentali ma in conflitto: la necessità di esprimere la propria individualità e la necessità di appartenere a una comunità. Pertanto, quando uno di questi due bisogni è sbilanciato, si verifica un grave squilibrio emotivo. 

Questo confinamento, nel quale siamo obbligati a vivere, viola direttamente il nostro bisogno di appartenere a una comunità e questo, a lungo andare, senza dubbio chiederà un prezzo.

Molto è stato scritto su come il sentimento di solitudine, specialmente quello indesiderato, sia diventato il primo fattore di rischio per la salute nelle società occidentali, anche al di sopra di quello dell’obesità.

Non sorprende che il Regno Unito abbia creato, nel 2018, il “Ministero della solitudine” per affrontare questo problema che ha colpito più di 9 milioni di persone in quel paese (il 13,7% della popolazione totale).

I dati sono precisi e conclusivi: la solitudine è diventata la malattia del XXI secolo, anche se è necessario distinguere la solitudine dal vivere o essere soli, perché questo può essere una scelta personale o solo una situazione temporanea. 

Diversi studi scientifici dimostrano che la solitudine e la mancanza di sostegno sociale sono collegati a una serie di esiti negativi sulla salute, tra cui le malattie cardiovascolari, l’obesità e le complicanze che possono derivarne.

I nostri stati emotivi sono inestricabilmente legati alla nostra salute fisica.

In un recente articolo pubblicato su Policy Insights from the Behavioral and Brain Sciences, gli autori Lisa Jaremka e Naoyuki Sunami affermano che dobbiamo prestare maggiore attenzione alle cause e alle conseguenze della solitudine.

Dopo aver esaminato gli studi su diverse forme di isolamento sociale gli autori concludono che dovremmo considerare la solitudine e la mancanza di sostegno sociale come una minaccia al senso di appartenenza.

La psicologia e le ricerche condotte nel suo ambito ci dicono che la realtà condiziona il nostro sentire.

I momenti di crisi come quello che stiamo vivendo ci portano a capire ciò che più conta …

Può darsi che dopo questo periodo di confinamento, rafforzeremo la nostra consapevolezza su ciò che conta davvero in questa vita: l’amare ed essere amati.